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Rilasciato Ubuntu Clock App 0.6

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Sabato 7 settembre è stata rilasciata una nuova versione dell'applicazione "Clock", una delle "Core Apps" ovvero una delle applicazioni che saranno incluse in modo predefinito al rilascio ufficiale di Ubuntu Touch (ovvero ubuntu per smartphone/tablet).

 

Una delle novità principali della Clock App è il nuovo layout della pagina per la ricerca delle città. Il pulsante di ricerca è stato totalmente ridisegnato e ora presenta alcuni puntini bianchi disposti a formare un triangolo su sfondo rosa. Il campo di testo adiacente, inoltre, è stato allungato fino a occupare in orizzontale tutto lo schermo.

Migliorati anche i risultati di ricerca rendendoli più precisi ed ordinati. La città trovata viene ora mostrata in alto, con un carattere più grande mentre lo stato è proprio sotto di essa, con un carattere più piccolo. Questo rende molto più semplice la lettura, dato che precedentemente città abbastanza lunghe creavano molti problemi di spazio.

 

 

Una volta scelta la città, l'orologio (un po' più grande rispetto alla precedente versione) si riconfigurerà automaticamente in base al fuso orario corretto.

 

 

Un'altra miglioria riguarda la possibilità di eliminare i giri del cronometro. Per farlo, basta selezionare il giro da eliminare e trascinarlo ad uno dei margini dello schermo.

 

 

Per quanto riguarda il Timer, inserire intervalli di tempo già preconfigurati è ora più facile. Basta cliccare su "Aggiungi in basso". Sarà possibile scegliere l'intervallo di tempo prima che il timer scatti e il nome per ricordare la configurazione.

 

 

Infine, altre modifiche riguardano la risoluzione di alcuni problemi: il pulsante "reset" del cronometro ora funziona anche se quest'ultimo è attivo, i nomi delle città non si accavallano più fra loro e tutte le icone sono state sostituite con altre in alta risoluzione.

Il changelog completo delle modifiche è diponibile qui.

Mir aggiunge il supporto a più monitor e si prepara per l'introduzione su Ubuntu 13.10

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Una delle modifiche maggiori che troveremo in Ubuntu 13.10 sarà il passaggio da Xorg a Mir come server grafico.
Il server grafico è quella parte del sistema operativo che si occupa di gestire le funzionalità di base dedite alla visualizzazione quali la gestione dello schermo, delle finestre e delle periferiche quali mouse e tastiera.

Xorg, l'attuale server grafico, è stabile ma vecchio, e contiene molte funzionalità non utilizzate da Ubuntu. Questo significa (tra l'altro) una diminuzione delle prestazioni, più importanti che mai con lo sviluppo di Ubuntu Touch, che si pone l'obiettivo di portare Ubuntu su smartphone e tablet. Inoltre alcune delle funzioni richieste per lo sviluppo di Ubuntu Touch non sono presenti nativamente su Xorg.
Per far fronte a queste carenze Canonical (la società che finanzia Ubuntu e collabora allo sviluppo insieme alla comunità) decise mesi fa di sviluppare un proprio server grafico, Mir, che sarà presente sulla prossima versione di Ubuntu, la 13.10.

Di recente è stato introdotto il supporto a più monitor su Mir, permettendone l'utilizzo effettivo. Con l'arrivo del "Feature Freeze", non potranno essere introdotte altre nuove funzionalità (eccetto rari casi), e gli sviluppatori dovranno concentrarsi sul renderlo più stabile.

Per provare sul campo Mir è necessario installare la versione in fase di sviluppo di Ubuntu 13.10, anche se non è consigliato utilizzarla in ambienti di produzione, ma solo per i test.

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Ubuntu favorirà il download a 64bit a partire da Ottobre

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Ubuntu, come la maggior parte dei sistemi operativi, è rilasciato con il supporto alle architetture 32bit e 64bit.

Attualmente, al momento di scaricare Ubuntu, viene messa come predefinita l'opzione per il download a 32bit, dato che su un computer a 64bit può essere eseguito Ubuntu a 32bit ma non viceversa.
Tutti i nuovi computer però utilizzano processori a 64bit e l'utilizzo di software a 32bit non ne sfrutta appieno la potenza.

Durante l'UDS di agosto (Ubuntu Developer Summit - la conferenza degli sviluppatori di Ubuntu) si è invece deciso di favorire il download a 64bit rendendolo predefinito sul sito internazionale.
Il Gruppo Web di Ubuntu-it ha inoltre deciso che il cambiamento verrà effettuato anche sul sito italiano.
Le derivate potranno decidere in autonomia se effettuare il cambiamento o meno.

Chi possiede computer meno recenti dovrà, al momento del download, ricordarsi di selezionare la versione corretta.

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