Grande successo ha riscosso la DUCC-IT (Debian/Ubuntu Community Conference Italia) svoltasi a Fermo il 1 e 2 Giugno 2013.
È stato un successo di pubblico, che ha riempito la prestigiosa Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori a Fermo, dove si sono tenuti gli incontri dei relatori invitati dalle Comunità Debian e Ubuntu. Ma è stato un successo di pubblico anche la trasmissione dell'evento in diretta streaming, tanto che nei momenti di picco il numero delle persone collegate su Internet ha superato quello della pur gremita sala di Fermo. La copertura dell'evento è stata poi completata sui social network come Twitter e Google Plus, grazie agli aggiornamenti in tempo reale inseriti da molti dei partecipanti.
Particolarmente apprezzati dal pubblico sono stati gli interventi degli ospiti invitati dalle Comunità. Ermanno Maria Egidi di Wikimedia ha parlato dell'evoluzione di Wikipedia, l'enciclopedia libera e collaborativa, attualmente il quinto sito più visitato al mondo, che conta 285 traduzioni, più di 37 milioni di voci e 40 milioni di utenti. Wikipedia è stata dapprima snobbata dalle enciclopedie tradizionali, poi le ha rese antiquate.
A seguire l'intervento del Prof. Renzo Davoli, che ha parlato dell'esperienza del "Non-corso gratuito di elettronica libera" tenuto a Bologna in collaborazione con ofPCina, e del Raspberry PI, il piccolo computer creato da ricercatoti di Oxford per l'educazione all'informatica. Renzo Davoli ha sottolineato come si sia passati dal Medioevo al Rinascimento grazie all'invenzione della stampa da parte di Gutenberg, che ha reso disponibile universale e accessibile a tutti la conoscenza. Gli attuali strumenti disponibili a costi bassissimi rendono possibile un "secondo Rinascimento", in cui sarà importante sapere come fare le cose.
Molto apprezzato dai presenti anche l'intervento di Maurizio Napolitano, Presidente di Italian Linux Society e membro della comunità di Open Stret Map, il progetto collaborativo per la creazione di mappe del mondo a contenuto libero. Maurizio Napolitano ha ripercorso le tappe della crescita vertiginosa di Open Street Map, dalla fondazione nel 2004 ai giorni nostri, in cui conta più di 1 milione di utenti registrati, di cui più di 12.500 in Italia, il sesto Paese al mondo per numero di contenuti. I dati di Open Stret Map possono essere liberamente utilizzati da chiunque, anche per scopi commerciali, facendo così nascere a loro volta una serie di iniziative sia commerciali che no-profit.
Italo Vignoli di The Document Foundation ha ripercorso la storia della più conosciuta e utilizzata suite per l'ufficio libera, dagli albori di quando ancora era un prodotto proprietario denominato StarOffice, all'apertura del codice sorgente avvenuta con il passaggio a OpenOffice e finendo con l'attuale storia di successo di LibreOffice.
Gli altri incontri della giornata sono stati tenuti dai membri delle comunità Debian e ubuntu-it. Enrico Zini, Debian Developer, ha spiegato come contribuire a Debian. Marco Buono e Dario Cavedon hanno illustrato la presenza di ubuntu-it sui Social Media. Mattia Migliorini ha raccontato il percorso seguito per il rilancio dell'Ufficio Stampa di ubuntu-it. Riccardo Padovani ha parlato del nuovo servizio della comunità ubuntu-it, "Chiedi", presto disponibile per tutti. Pietro Albini ha parlato degli sviluppi in programma per il sito web di ubuntu-it.
La manifestazione si è conclusa la domenica mattina, con una serie di interventi tenuti nei locali del Caffé Letterario. Andrea Colangelo ha parlato dell'ipotesi di spostare le risorse di ubuntu-it su server propri, in collaborazione con AsSoLi. Monia Spinelli e Anne Ghisla hanno commentato la situazione delle donne nel mondo dell'open source e guidato la discussione su come si potrebbe incrementarne la presenza. Italo Vignoli ha tenuto un incontro su come migliorare la comunicazione e il marketing dell'open source.
Foto di Marco Alici