Ubuntu 13.10: nome in codice Saucy Salamander
A neanche un’ora dal rilascio di Ubuntu 13.04 (Raring Ringtail), il fondatore di Ubuntu Mark Shuttleworth ha reso pubblico il nome della versione successiva di Ubuntu.
Nell'ormai tradizionale post sul suo blog, Mark ha seguito la tipica scaletta, ringraziando tutta la comunità di Ubuntu per quanto di buono fatto per Ubuntu 13.04. Nel post ha fatto più volte riferimento alla proposta avanzata da uno sviluppatore di rendere Ubuntu una "rolling release" ("rilascio continuo", cioè che non ha bisogno di installazione da un rilascio all'altro), affermando che è stato fatto molto lavoro, rendendo la versione in sviluppo molto stabile, e quindi una rolling release de facto.
Per ammissione dello stesso Mark, ha meditato poco sul nome di Ubuntu 13.10, venendo meno bene rispetto ai precedenti, ma il suo effetto lo fa lo stesso:
Saucy Salamander (Salamandra Sbarazzina)
Le motivazioni sono diverse, la salamandra è un animale magico, che ha una certa importanza in molte culture. Indica un ambiente incontaminato, quindi bene rappresenta l’ecosistema che Ubuntu sta cercando di costruire, grazie al progetto Ubuntu Touch (ancora agli inizi, ma con lo scopo di diventare adatto al grande pubblico in meno di un anno). Le salamandre vivono solo in acque limpide, e risalgono la corrente dei fiumi senza alcuna fatica, chiaro riferimento al fatto che bene o male Ubuntu si sta staccando da tutte le altre distribuzioni GNU/Linux, sia per filosofia che per metodo di lavoro e di marketing. Mark dichiara che è un modo di dire grazie all’immenso lavoro che la comunità sta facendo su Ubuntu Touch.
Quindi tutti a guardare con curiosità il prossimo rilascio, previsto per la fine di ottobre 2013, con la Salamandra Sbarazzina, con tutte le sue novità: MIR, Unity riscritto in QML, Ubuntu Touch finalmente stabile, e molto altro.