Tutte le novità sul mondo di Ubuntu dagli autori della NewsLetter Italiana.

Newsletter Italiana #Ubuntu - 2016.021

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Newsletter italiana 021/2016

È disponibile la newsletter N° 021/2016 della comunità di ubuntu-it.

In questo numero:

  • Adesivi di Ubuntu in vendita su Unixstickers
  • Aggiornamenti sullo sviluppo di Ubuntu MATE 16.10
  • Rilasciati driver AMD GPU-PRO in versione beta
  • Full Circle Magazine Issue #109 in inglese
  • Statistiche del gruppo sviluppo

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Newsletter Italiana #Ubuntu - 2016.020

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http://www.ubuntu-it.org/sites/default/files/nl20.2016.png

E’ disponibile la newsletter N° 020/2016 della comunità di ubuntu-it.

In questo numero:

  • Modifiche alla palette di colori di Ubuntu Phone
  • Critiche a Bolzano da LibreItalia e Wiildos per la scelta di MS Office
  • Snappy Ubuntu Core per la segnaletica digitale
  • Statistiche del gruppo sviluppo

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Newsletter Italiana #Ubuntu - 2016.019

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E’ disponibile l'edizione N° 019/2016 della newsletter della comunità di ubuntu-it.

In questo numero:

  • App design e linee guida
  • Andreas Xavier è il nuovo membro della Comunità di Ubuntu-it
  • Telegram disponibile come pacchetto snap per Ubuntu 16.04 LTS
  • Nuove regole di accesso per le modifiche alle pagine del Wiki
  • Statistiche del gruppo sviluppo

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Newsletter Italiana #Ubuntu - 2016.018

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E’ disponibile la nuova edizione della newsletter della comunità di ubuntu-it.

In questo numero:

  • Ubuntu 16.10 non utilizzerà Unity 8 come predefinito
  • Novità in arrivo per le Scopes di Ubuntu Touch
  • Canonical annuncia la disponibilità di Ubuntu Core per Samsung ARTIK 5 e 10
  • Statistiche del gruppo sviluppo

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Newsletter Italiana #Ubuntu - 2016.017

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E’ disponibile la nuova edizione della newsletter della comunità di ubuntu-it.

In questo numero:

  • Release schedule per Ubuntu 16.10
  • Zorin Linux sui PC del Comune di Vicenza
  • 16 cose da fare dopo l'installazione di Ubuntu 16.04 LTS
  • Full Circle Magazine Issue 108 in inglese
  • Statistiche del gruppo sviluppo

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Newsletter Italiana - 2016.016

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Non poteva mancare un'edizione della Newsletter dedicata al rilascio di Ubuntu 16.04 LTS Xenial Xerus. Correte a leggerla ;)

In questo numero:

  • Lo scoiattolo è atterrato! Rilasciato Ubuntu 16.04 LTS
  • Novità e aggiornamenti per le derivate ufficiali
  • Ubuntu 16.10 codename Yakkety Yak
  • Il Wiki si aggiorna per il rilascio di Ubuntu 16.04 LTS
  • Ubuntu 16.04 in numeri
  • Mozilla Firefox sosterrà il formato dei pacchetti Snap di Ubuntu
  • Statistiche del gruppo sviluppo

Rilasciata Ubuntu 15.10 Alpha 1

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KDE Plasma 5.3 su KubuntuÈ disponibile per il download la prima versione di sviluppo (alpha) di Ubuntu 15.10 "Wily Werewolf", la cui versione finale è attesa per Ottobre 2015. Il "lupetto mannaro" sta muovendo i primi passi e già sono diverse le novità introdotte in questa nuova release. Ubuntu 15.10 ALpha 1 è stato rilasciato per Kubuntu, Lubuntu, Ubuntu MATE, UbuntuKylin e le immagini di Ubuntu cloud.
 
Ubuntu MATE 15.10 Alpha 1 propone diverse novità inclusi gli aggiornamenti grafici, una nuova versione dello strumento MATE Tweak tool e propone nello strumento TLP utile la gestione energetica.
 
Lubuntu 15.10 Alpha 1, in generale, è impostato per essere un altro rilascio minore mentre si continua a lavorare sul desktop di nuova generazione LxQt.
 
Kubuntu 15.10 Alpha 1 utilizza Plasma desktop 5.3 (vedi immagine), l'ultima release disponibile, con le applicazioni KDE 15.04.1.
 
Ricordiamo che le versioni di sviluppo sono destinate ai soli programmatori e che ne è fortemente sconsigliato l'utilizzo alle persone poco esperte.
Maggiori informazione nella mail del gruppo di sviluppo (in inglese).

Sulla via del DUCC-IT: pubblicato il programma ufficiale

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Dallo scorso 5 Maggio, alla chiusura della Call for Paper, ci siamo messi al lavoro per preparare il programma di DUCC-IT 2015, la Debian Ubuntu Community DUCC-ITConference italiana. Quest'anno sono arrivate davvero tantissime proposte di talk, e visti i limiti di tempo siamo stati costretti a lasciarne fuori qualcuno. Contiamo di recuperarli nelle prossime edizioni!

Il programma definitivo lo trovate qui. Come nelle scorse edizioni, anche stavolta affrontaremo temi che riguardano i sistemi operativi Debian e Ubuntu, ma spazieremo anche tra diversi aspetti legati al mondo open source. Si parlerà quindi di LibreOffice e LibreItalia, del progetto CloudMeUp, di Firefox OS,BootTorrent con numerosi rappresentanti delle migliori comunità del Software Libero italiano.

Ricordiamo che l'evento è libero e gratuito, ma - per esigenze organizzative - ci si deve iscrivere, meglio se fatto in anticipo.

 

I preparativi di DUCC-IT 2015 continuano anche sul fronte logistico. Al più presto pubblicheremo il ristorante scelto per la cena di sabato e le istruzioni per raggiungere il luogo della conferenza.

 

 

Sulla via del DUCC-IT: aperte le iscrizioni!

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DUCC-ITDallo scorso weekend sono aperte le iscrizioni al DUCC-IT 2015 di Milano, la conferenza annuale delle comunità italiane di Debian e Ubuntu.

L'iscrizione permette all'organizzazione di gestire l'evento al meglio, modulando l'offerta sulla base dell'effettiva partecipazione alla manifestazione. Inoltre, per ragioni di sicurezza, chi ospita il DUCC-IT ha bisogno dell'elenco dei partecipanti.

Per chi volesse evitare di iscriversi usando Eventbrite, sarà possibile iscriversi direttamente all'ingresso la mattina dell'evento. Tuttavia, per evitare noiose code all'ingresso, raccomandiamo caldamente l'iscrizione anticipata.

Segnaliamo che, per ragioni legali, è necessario registrare in anticipo i nomi dei minorenni che partecipano: se siete (o accompagnate) minorenni, vi chiediamo scrivere una mail indicando nome e cognome dei minorenni, indirizzandola agli organizzatori dell'evento: Mattia Rizzolo e Dario Cavedon. I dati saranno conservati nel rispetto della privacy, al solo scopo di conoscere i presenti nei locali che ospitano l'evento, e non verranno condivisi con soggetti terzi per altri scopi, nel rispetto del  D.Lgs 196/2003.

Iscrivetevi al più presto, i posti sono limitati!

Sonia Montegiove (LibreItalia): "Liberi digitali non si nasce, ma si può diventarlo"

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A meno di una settimana dall'ubuntu-it meeting di Bologna di sabato 22 novembre, in cui avremo ospite Enio Gemmo di LibreItalia, l'associazione italiana che promuove la diffusione di LibreOffice, abbiamo deciso di intervistare il Presindente, Sonia Montegiove.

 

Ciao Sonia, raccontaci chi sei e cosa fai, per i 4-5 lettori distratti che ancora non lo sapessero...

Sono una informatica per professione e passione: lavoro come analista programmatrice presso il Sistema Informativo della Provincia di Perugia, faccio parte del gruppo di coordinamento del progetto di migrazione a LibreOffice delle PA dell'Umbria LibreUmbria, scrivo per diverse testate che parlano di tecnologia come Tech Economy e Girl Geek Life. Sono tra i soci fondatori dell'associazione di volontariato LibreItalia che intende promuovere il software libero e LibreOffice oltre che l'openness in generale.

Tra le cose che ho fatto nel tempo libero negli ultimi mesi e di cui vado fiera c'è l'ebook “La Rete e il fattore C – competenze, consapevolezze, conoscenze”, che ho curato insieme a Emma Pietrafesa e Flavia Marzano su rischi e opportunità della Rete, e un altro ebook che uscirà nelle prossime settimane per Tech Economy “10 personaggi in cerca di LibreOffice”, una guida gratuita all'uso del programma adatta anche a principianti.

 

L'iniziativa "LibreUmbria@scuola" a cui hai contribuito ha vinto "eGov 2014", che premia l'innovazione nella Pubblica Amministrazione. Quale è stata la motivazione?

LibreUmbria@Scuola è stato premiato per il modo innovativo in cui la PA è entrata nella scuola portando cultura digitale e, in questo caso, software libero. Il progetto, infatti, è stato realizzato dal Centro di Competenza sull'Open Source regionale, in collaborazione con gli altri Enti facenti parte del progetto LibreUmbria ed ha visto l'organizzazione di seminari su ragazzi e tecnologia oltre a corsi in aula multimediale su LibreOffice rivolti a docenti e insegnanti del terzo circolo didattico di Perugia (scuola dell'infanzia e primaria). Abbiamo proposta una sorta di gemellaggio a costo quasi zero tra PA e scuola, con le prime che hanno messo a disposizione personale (quindi competenze) e buone pratiche a favore della scuola, troppo spesso in difficoltà proprio per mancanza di competenze informatiche.

 

Sonia, sei Presidente di LibreItalia, l'associazione italiana per sostenere la diffusione di LibreOffice, la suite libera per ufficio più diffusa al mondo. Come è nata l'idea dell'associazione?

L'idea di costituirci in associazione è nata, anche grazie al sostegno del nostro presidente onorario nonché tra i padri fondatori di The Document Foundation Italo Vignoli, subito dopo il successo di LibreUmbria che si è esteso a macchia d'olio ad altre PA ed aziende. La community italiana di LibreOffice è molto attiva ed ha su Google Plus un “posto” dove 2mila500 persone ogni giorno condividono problemi e soluzioni, si aiutano, si incoraggiano, si confrontano. E' una realtà così bella e viva che ci auguriamo possa trovare nell'associazione un appoggio in più per poter mettere in pratica azioni utili a sostenere la diffusione di LibreOffice e del software libero in generale oltre che dei formati aperti. Possiamo dire che l'idea di una associazione era sentita da molti, visto che nel giro di soli due mesi abbiamo avuto oltre 150 adesioni.

 

Quali sono gli interlocutori principali a cui si rivolge LibreItalia?

LibreItalia è stata definita “la casa degli utenti di LibreOffice” perché vuole riunire tutte le persone che usano il programma (o lo vogliono utilizzare) ma vorremmo che potesse diventare la casa di chi nell'importanza della conoscenza condivisa, della collaborazione e della condivisione ci crede tanto da impegnare un po' di tempo libero nel sostenerne la diffusione.

 

Quali sono i progetti in corso e quelli futuri di LibreItalia?

Siamo partiti con un carico di idee e progetti che ci auguriamo possano coinvolgere attivamente tutti i soci. Vogliamo promuovere LibreOffice nelle scuole dove stiamo attivando alcune esperienze pilota utili a creare esperienze replicabili in diversi territori; desideriamo dare buone motivazioni alle PA per scegliere software libero e formati aperti (per questo abbiamo di recente contattato Agid e abbiamo fatto proposte concrete); vogliamo sostenere la diffusione della ECDL open source; ci piacerebbe attivare momenti di informazione e formazione sul software libero, sui formati aperti e sugli open data; desideriamo organizzare corsi di formazione gratuiti, anche in e-learning, per sviluppatori e utenti finali di LibreOffice. Abbiamo costituito dei gruppi di lavoro e il prossimo 29 novembre organizzeremo a Bologna la prima conferenza italiana di LibreOffice, finalizzata a conoscerci oltre anche di persona oltre che in Rete e ad iniziare questo bel viaggio insieme.

 

In cosa consiste la proposta inviata da LibreItalia a "La buona scuola" dal titolo "Crescere a pane e software libero"?

Con la partecipazione con un nostro position paper a La buona scuola abbiamo voluto “ricordare” che si può crescere, appunto, a pane e software libero fin da bambini, imparando proprio sui banchi di scuola l'importanza dei valori che sono alla base dell'open source. Valori che favoriscono un uso consapevole delle tecnologie e degli strumenti che i ragazzi hanno a disposizione.

 

LibreOffice ha le stesse funzioni delle più note suite per ufficio proprietarie, cosa manca ancora per fare il "salto di notorietà"?

Manca “cultura digitale”, una cosa di cui oggi fortunatamente si è cominciato a parlare e che rappresenta un ostacolo alla diffusione non solo del software libero ma di qualunque innovazione. La maggior parte delle persone non conosce il significato di open source, confuso troppo spesso con “gratis” e, pertanto, non di valore. Il nostro compito è quello di portare, anche attraverso l'uso dei social network che ad esempio con LibreUmbria hanno fatto la differenza, queste tematiche alla gente comune, quella che non è dentro le community e non sa di cosa stiamo parlando. Bisogna far capire che non si può rinunciare ad avere un approccio critico alla tecnologia e agli strumenti digitali che usiamo, perché, come abbiamo detto durante l'ultimo Linux Day, liberi digitali non si nasce ma lo si può diventare.  

 

Grazie Sonia, è stato un piacere averti ospite, ci sentiamo presto! :-)

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