Come eseguire l'aggiornamento da Windows 7 a Ubuntu - Considerazioni hardware e software

Nel numero 002.2019 della newsletter insieme all'articolo di Rhys Davies intitolato Why you have upgrade to Ubuntu, si è discusso dei vari motivi del perché molti utenti in possesso di Windows 7 si trovino, data la fine del supporto di esso, in un limbo fatto di considerazioni e decisioni che dovranno prendere. Questo articolo - insieme a tanti altri che usciranno più avanti - avrà l'obbiettivo di aiutare gli utenti Windows a migrare dal loro vecchio sistema operativo a Ubuntu. Le prime considerazioni che andremo a fare saranno riguardanti i primi passaggi per la migrazione: relativi al software, all'hardware e al backup dei dati. Prima di iniziare, è importante chiarire e definire alcuni dei gerghi tecnici che utilizzeremo più avanti come:

  • Sistema operativo (Linux) - Con il termine Linux si intende una famiglia di sistemi operativi, quali Ubuntu, Debian, Fedora etc, aventi la caratteristica comune di utilizzare come nucleo il kernel linux;
  • Versione - Rinominata con un codice numerico 16.04 o 18.10, che indica YY.MM del rilascio e dal nome, per esempio: Ubuntu 18.04 si chiama Bionic Beaver;
  • Ambiente Grafico - Include desktop, barre degli strumenti, temi e altri elementi di stile. Gli ambienti desktop sono generalmente strettamente associati alla distribuzione, ad esempio Ubuntu utilizza l'ambiente desktop GNOME, mentre Kubuntu utilizza l'ambiente desktop Plasma.
La prima domanda che poniamo è: quale opzioni hanno gli utenti di Windows 7? Prima di tutto ricordiamo che a partire dal 14 gennaio 2020, il sistema operativo non è più supportato, a meno che non si stia pagando per un supporto esteso. Ricordiamo inoltre, che l'esecuzione di un sistema operativo che non riceve più aggiornamenti e patch di sicurezza può essere problematica in alcuni scenari per cui la soluzione può essere racchiusa in tre scenari:
  • Acquistare un nuovo computer - dove è preinstallato un sistema operativo supportato come Windows 10, macOS. Questa è probabilmente l'opzione meno invadente, soprattutto se si era già pianificato di cambiare l'hardware;
  • Eseguire l'upgrade a Windows 10 - questa sarà la scelta principale di un gran numero di utenti che potranno aggiornare il proprio sistema eseguendo Windows 10 Media Creation Tool, che aggiornerà la loro istanza di Windows 7 a Windows 10;
  • Eseguire l'upgrade a un'alternativa non Windows -  Questo significa Linux. I vari vantaggi di questi passaggi è che: la maggior parte delle distribuzioni Linux sono gratuite, non hanno condizioni di licenza, girano su qualsiasi tipo di hardware con l'unico compromesso che richiede l'apprendimento di nuovi termini e modelli di utilizzo, il che può essere piuttosto impegnativo ma nulla di impossibile.

Approfondiamo il terzo punto e il motivo del perché occorre considerare Ubuntu come alternativa a Windows 7, può esser fatto attraverso l'analogia con gli smartphone. Perché iPhone o perché Android? Entrambi i sistemi offrono alcuni vantaggi e svantaggi e soprattutto impongono anche i propri modi di fare le cose. Ma tutto dipenderà da ciò che meglio si adatta alle esigenze dell'utente. Infatti, Ubuntu è una delle principali distribuzioni Linux e open source, ed è sviluppata e supportata da Canonical e viene fornito con un ricco ecosistema di software come ad esempio: Firefox, Chrome, Skype, Steam, Spotify, VLC e tanto altro. È un sistema robusto e sicuro, ha un modello di rilascio semestrale (aprile e ottobre, da cui i numeri di versione 18.04, 19.10) mentre ogni due anni, ad aprile, viene rilasciata una nuova versione LTS (Long Term Release Support), che viene fornita con cinque anni di aggiornamenti e correzioni di sicurezza. La prossima versione LTS uscirà ad aprile 2020. Parallelamente, è importante menzionare anche i motivi per cui uno potrebbe non essere in grado di migrare su Ubuntu o qualsiasi altro tipo di distribuzione Linux, per esempio:

  • Richiedono software specifici che non sono disponibili su Ubuntu. Proprio come le differenze nelle applicazioni tra dispositivi mobili (iOS e Android), così come per Windows e Ubuntu. Queste differenze come ben tutti sanno sono dovute al fatto che Windows è il desktop più popolare al mondo (all'incirca l'85% di utilizzo totale). Anche se, oggigiorno sono presenti comunque software equivalenti, per chi fa grafica su Windows editerà le proprie immagini con Photoshop, mentre chi lavora con Linux, con GIMP e cosi via. In questo caso si potrà parlare come abbiamo detto prima di "esigenze dell'utente" o anche di "abitudini";
  • What a hassle che tradotto in italiano significherebbe che seccatura, riguarderebbe il tempo necessario per apprendere un nuovo modello di utilizzo, dirottando cosi l'utente a continuare a utilizzare un desktop Windows. Per tali utenti, la migrazione potrebbe essere un'esperienza frustrante;
  • Conoscenze tecniche necessarie per installare e configurare un sistema operativo da soli. Di questi tempi credo che ciò sia solo una scusa nel non voler perdere tempo nel fare una cosa. Basti vedere la quantità di articolo presenti nel sito ufficiale Ubuntu-it, o in giro per internet. In casi estremi si può risolvere il tutto con l'acquisto di un nuovo computer con Ubuntu preinstallato.
Il passo successivo è il backup dei proprio dati, perché in generale nel nostro dispositivo abbiamo prevalentemente due tipi di dati: i primi sono i nostri file personali come foto, video, documenti mentre i secondi sono le impostazioni dell'applicazione, tipo i segnalibri nei rispettivi browser web, temi, sfondi e altri componenti. Su Windows 7, i dati personali possono risiedere ovunque sul disco, ad esempio nelle cartelle predefinite come Documenti, Immagini, oppure potresti avere una cartella personalizzata come C:\ o anche memorizzarli su un'unità separata, come D:\. Detto questo, è possibile scegliere che tipo di backup effettuare se:
  • Backup locale -  crea una copia dei tuoi dati su un altro disco rigido. Preferibilmente su un'unità esterna che è possibile rimuovere, in modo da non eliminare accidentalmente nulla durante l'installazione del nuovo sistema operativo;
  • Backup di rete - archivia una copia dei tuoi dati su un altro computer della tua rete;
  • Backup su cloud -  anche se questa soluzione non viene vista benissimo dagli utenti. Ma può essere un metodo di backup adatto in alcuni casi. Ad esempio, potresti utilizzare un servizio di backup cloud come !OneDrive, Google Drive o Dropbox per sincronizzare periodicamente i tuoi dati nel tuo account cloud.
Naturalmente, siamo comprensivi del fatto che cambiare il sistema operativo su un proprio dispositivo non è il massimo del divertimento, ma con un briciolo di dedizione e con questo breve articolo speriamo di avervi fornito una buona panoramica sulle possibilità in gioco che sono presenti.
 
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