Dario Cavedon
Data intervista: Febbraio 2011
Biografia
Nickname in IRC: iced
Località: Zané (VI)
Età: 41
Professione: Impiegato
Blog: dariocavedon.blogspot.com
Sito personale: www.cavedon.it (ma non è molto aggiornato!)
Attività in Ubuntu
- In che modo sei coinvolto in Ubuntu?
Faccio parte del gruppi Traduzione, Promozione e Web. Da Gennaio 2011 sono stato eletto nel Consiglio della Comunità. Poi faccio anche qualche lavoretto per la Documentazione, e pulisco le scale quando è il mio turno.
- Quanto tempo spendi lavorando su Ubuntu?
Risposta mia: "Pochissimo, il lavoro e la famiglia mi assorbono completamente. Riesco a ritagliare qualche fetta di tempo tra gli impegni di uno e dell'altra, la mattina presto, durante la pausa pranzo o alla sera. In tutto 1-2 ore al giorno." Risposta di mia moglie: "E' sempre davanti al computer!"
- Come e quando sei stato coinvolto in Ubuntu?
Nel 2005 cominciai a tradurre qualcosa per la documentazione di Kubuntu. Mi piaceva dare una mano a un progetto e una comunità che si era data una filosofia come approccio al software libero. Dopo qualche tempo passò di lì Capitan Fabio "Saltydog", che cercava dei mozzi per la sua ciurma (= il Gruppo Web). Non sapendo bene quello che mi aspettava, salii a bordo...
- Sei pagato per lavorare su Ubuntu?
No.
- Cosa ti piace di più della Comunità Italiana di Ubuntu?
La cosa più bella della Comunità è lo spirito di collaborazione, di aiuto reciproco. Mi capita a volte di parlare con persone che vorrebbero contribuire, ma non lo fanno perché "è troppo difficile" o complicato. Beh, per me è stato facilissimo, e davvero io non sono un genio!
- A cosa hai lavorato in Maverick?
Ho dato una mano alle traduzioni, ma lì lo spazio è diventato pochissimo. Ci sono persone molto più in gamba e veloci del sottoscritto. Da un paio di anni mi dedico più che altro alla promozione, andando a parlare di Ubuntu dove mi invitano e dove riesco a farmi invitare. Ho anche fatto partire l'iniziativa promozionale "Noi Siamo Ubuntu", dedicata a tutte le persone che, pur non facendo parte della Comunità, contribuiscono in qualche modo alla promozione e diffusione di Ubuntu.
- A cosa stai lavorando in Natty?
Vale quanto detto sopra. In questo periodo sto organizzando altre attività promozionali. A inizio marzo sono stato insieme a Luca in una scuola di Thiene (VI) per parlare di come contribuire a Ubuntu, e sto organizzando assieme a Paolo il primo "Ubuntu Party" italiano. Vorrei anche finalmente riuscire a finire la traduzione di Ubuntu Manual, un manuale per principianti su Ubuntu 10.04 LTS.
- Quale funzionalità vorresti vedere o vedere migliorata in Ubuntu?
Sono da sempre un Kubuntero, e, nonostante Kubuntu 8.10, ben felice di esserlo. Mi piacerebbe quindi che Kubuntu avesse più attenzione all'interno del mondo Ubuntu, e una maggiore integrazione con la distribuzione sorella.
- Sei stato recentemente eletto nel nuovo Consiglio della Comunità di Ubuntu-it. Cosa si prova?
Essere eletti da' una certa soddisfazione, è un bel segno di fiducia dalle persone con cui si lavora all'interno della Comunità. Non è però che questo "elevi" gli eletti a un livello superiore in un'ipotetica scala gerarchica della Comunità. La leadership dei singoli progetti è saldamente in mano a chi li conduce e si impegna in prima persona.
- Cosa pensavi fosse il Consiglio della Comunità prima della tua elezione?
Il Consiglio ha sempre avuto un ruolo defilato all'interno della Comunità, quindi mi è sempre stato difficile capire cosa facesse, e di conseguenza non ne avevo un'idea precisa. Da fuori, in generale, è visto e utilizzato come un Organo Superiore di Decisione e Controllo. In altre parole: l'estremo rimedio per tutti i mali, a cui ci si rivolge quando si pensa di aver subito un torto.
- Adesso, ad distanza di circa un mese, cosa pensi invece?
Troppo presto per farmi un'idea precisa. Vale il discorso sopra, ma non è che abbiamo tutto 'sto lavoro, finora abbiamo trattato solo un paio di casi spinosi. Mi piacerebbe riuscissimo a mettere in campo delle iniziative per aumentare i membri della Comunità, vedremo.
- Cosa ne pensi del nuovo marchio Ubuntu?
Penso che abbiano dato ''una lucidata'' al marchio, per renderlo più professionale e trendy. Personalmente mi dispiace che il "Circle of friends" sia diventato più piccolo. È stato fatto con l'intento di farlo sembrare un simbolo tipo ©, ma l'idea che ne ricevo personalmente è che la filosofia Ubuntu sia passata in secondo piano.
- E del nuovo tema di Maverick?
Il tema di Maverick è fantastico! Ma non mi affeziono molto ai temi, anche perché li cambiano a ogni nuovo rilascio.
Informazioni legate ai computer
- Contribuisci al FLOSS (Free/Libre & Open Source Software) in altri modi?
Assieme a un gruppo di amici abbiamo fondato AVi LUG, il Linux User Group dell'Alto Vicentino.
- Quale window manager/desktop environment usi e cosa ti piace di esso?
Uso sia KDE/Kubuntu che GNOME/Ubuntu, che ho installato rispettivamente sul netbook e sul notebook. Di KDE mi piace la raffinatezza grafica, di GNOME la stabilità.
- Quali programmi usi quotidianamente?
Uso Rekonq (e Firefox), Open Office (in attesa di Libre Office su Ubuntu 11.04), Amarok per ascoltare musica, e K3B, imbattibile per masterizzare.
- Che computer hai e come si chiamano?
Uso abitualmente un paio di computer, un notebook Lenovo G555, detto "lightblue" e un netbook Packard Bell dot se 106, che si chiama "dot-se-greta" (in realtà quest'ultimo è di mia figlia Greta, ma ogni tanto lo prendo in prestito).
- Com'è il tuo angolo computer?
Avrei una stanza per il computer, ma è più un ripostiglio, e mia moglie si rifiuta di entrarci. Da quando ho il wi fi, il mio angolo computer è diventato il tavolo della cucina.
- Come appare il desktop?
- Cosa bevi mentre lavori al computer?
Ah! Mi aspettavo questa domanda! Bevo caffè e quello che mi capita a tiro. Ma soprattutto mangio qualsiasi cosa, in preda ad attacchi convulsi di fame.
- Che musica ascolti mentre sei al computer?
Di solito non ascolto musica.
Informazioni personali
- Dove sei nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Rozzampia una frazione di Thiene, tranquillo paesotto della provincia di Vicenza.
- Che ricordi hai della tua infanzia?
Un'infanzia serena, passata in gran parte sul campetto di calcio vicino a casa, in estate fino a sera, andavamo a casa solo quando non riuscivamo più a vedere dov'era il pallone. Ero uno dei più scarsi (di tutti i tempi), così mi ritrovavo a giocare quasi sempre in porta. Alla fine ero diventato anche un discreto portiere.
Sposato, fidanzato o disponibile?
Sposato!
Hai figli o animali?
Entrambi, e a volte faccio fatica a distinguerli! Ho 2 bambine, 1 gatta e 1 topa gigante (=porcellino d'india).
Che posti consigli di vedere a chi visita il tuo Paese?
In Italia, dovunque. A chi passa per Thiene e dintorni, consiglio l'Altopiano di Asiago, luogo ideale per le passeggiate e denso di storia recente, in quanto è stato confine e zona di numerosi scontri durante le due guerre mondiali.
Il luogo preferito dove andare in ferie?
Il mio luogo preferito è un luogo nuovo, mi piace viaggiare. Se dovessi tornare in un posto direi Australia.
A cosa sei appassionato?
A molte cose, che poi magari vuol dire nessuna passione. Ma mi piace sperimentare cose nuove, senza tralasciare quello che ho.
Che cosa significa per te il successo?
Il successo è la realizzazione dei propri desideri, il resto è un'etichetta che ti attaccano sopra i media.
Chi ammiri di più?
Ammiro le persone che riescono a far diventare realtà i sogni.
Citazione preferita?
"Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo" - Gandhi.
Cibo preferito?
Uno solo? Direi la pizza.
Cosa fai nel tuo tempo libero?
Mi piace leggere, informarmi su Internet, scrivere sul mio blog, fare sport.
Album musicale che ti porteresti su un'isola deserta.
Solo uno mi annoierebbe, posso scegliere la discografia completa dei Pink Floyd e dei Pink Martini?
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